Rapporto qualità – prezzo: quanto conta trovare il giusto equilibrio
Ogni lavoro autonomo comporta dei costi e dei rischi, ma anche soddisfazioni e guadagni. Per lavorare al meglio e senza rimetterci, bisognerà trovare il giusto rapporto qualità – prezzo. Questo renderà il nostro servizio coerente con la spesa che il cliente deve affrontare e ci renderà credibili nel tempo. Per poter offrire un buon rapporto qualità – prezzo si deve quindi valutare bene il tipo di servizio offerto e la modalità di lavoro più corretta da adottare.
Rapporto qualità – prezzo: di cosa si tratta?
Il rapporto qualità – prezzo è fondamentale per lo sviluppo di un’azienda. Per trovare il giusto equilibrio, che dobbiamo tenere in considerazione le due componenti: prezzo e qualità.
Il prezzo è un qualcosa che prima o dopo riusciamo a quantificare (nel caso di un servizio, spesso parliamo di percentuali), ma non può essere l’ago della bilancia per un solo motivo: non esiste il giusto prezzo in assoluto. La stessa cifra può essere vista come alta o bassa a seconda dell’interlocutore e, in entrambi i casi, può giocare a nostro svantaggio (basso costo = scarso valore, alto costo = caro). Spesso ci si confronta con la concorrenza, ma, soprattutto nel settore eventi e quindi quando si vende un servizio, difficilmente si può pensare di ragionare in questi termini, e va fatto presente anche ai clienti. Ecco perché, per essere credibili, bisogna tener conto della seconda componente: la qualità. Ovviamente noi siamo gli artefici della nostra qualità, ma una grossa fetta del lavoro la fa anche il pensiero del cliente soddisfatto (o non). Vediamo quindi quali sono le diverse variabili che determinano il giusto rapporto qualità-prezzo.
Le variabili che fanno la differenza
Innanzitutto bisogna definire quali sono le variabili che differenziano un wedding planner da un altro, perché è ciò che ci porterà a capire il rapporto qualità-prezzo e quindi a definire il giusto costo del nostro servizio.
Le variabili sono:
- l’esperienza maturata sul campo
- la formazione (anche specifica, magari in flora design o fashion design)
- la propria reputazione (cosa pensano i clienti di me)
- l’esclusività
Queste sono le variabili che ci forniscono un’idea di valore economico sulla base di ciò che siamo, ma è importante anche tener conto di come lavoriamo, quindi del tipo di servizio che forniamo.
La tipologia di servizio
Altro aspetto fondamentale che incide molto sul costo, è il tipo di servizio svolto. Di che evento si tratta? Quanti invitati ci sono? Dove si svolgerà? Di cosa hanno bisogno gli sposi? Sono solo alcune delle questioni che ruotano intorno al concetto di prezzo. E proprio in questo caso dobbiamo fare molta attenzione al giusto rapporto qualità – prezzo, per evitare di “svendere” un servizio fornendo cifre fisse o standard. Ogni evento è a sé stante, non può quindi valere quanto un altro.
Se però vogliamo quantificare un prezzo, possiamo iniziare col dire che il costo del servizio del wedding planner corrisponde solitamente al 10% del budget dell’evento.
Il messaggio che deve arrivare agli sposi è il vero valore del nostro operato e non il mero costo. Ecco perché è importante il rapporto qualità – prezzo. Ma soprattutto perché è importante tener conto non solo delle variabili relative alla nostra reputazione, ma anche dei servizi che offriamo e del modo in cui ci poniamo. Un buon wedding planner non conta le ore di lavoro, non da appuntamenti rigidamente scanditi dal tempo. Il wedding planner deve entrare in connessione con i clienti, capirli, conoscere i loro sogni, le loro paure, il loro budget e dove sono interessati a spenderlo. E proprio a proposito di budget, un buon wedding planner sarà in grado di offrire agli sposi i migliori fornitori (e quindi i migliori prodotti/servizi) abbattendo notevolmente i costi rispetto ad un matrimonio “fai da te”.