Abito da sposo: i tessuti da consigliare
Si parla sempre dell’abito della sposa, di chiffon, mikado, seta, pizzo, e spesso tendiamo a dare per scontato l’abito da sposo. In realtà, anche il look maschile vuole la sua parte, e non solo per questione di colore o di modello. Scopriamo insieme i tessuti più adatti per l’abito da sposo a seconda della stagione e del tipo di evento.
Abito da sposo: la fibra giusta
Alla base del tessuto c’è la fibra e la sua lavorazione. Ma quali sono le fibre che si utilizzano per l’abito da sposo?
- lana: sicuramente la più utilizzata per il confezionamento degli abiti da cerimonia, in tutte le stagioni. Il peso dipenderà dalla lavorazione, cardata o pettinata. Inoltre, troviamo diverse tipologie di lana, tra cui la merinos, la mohaire e il cashmere che sono tra le più pregiate.
- cotone: il cotone è la fibra base della maggior parte delle camicie, ma si può trovare anche in giacche e pantaloni (a volte mescolata alla lana) soprattutto per abiti leggeri e informali.
- lino: come il cotone, il lino è una fibra pregiata ma utilizzata in contesti informali e solitamente destinata a matrimoni estivi. Può essere anch’essa mescolata ad altre fibre. Attenzione: tende a stropicciarsi facilmente!
- seta: come per la sposa, la seta è una fibra che impreziosisce l’abito da sposo, quindi, soprattutto negli ultimi tempi, è sempre più utilizzata. Rende infatti l’abito lucente, fresco e adatto ad un contesto elegante e formale.
La scelta del tessuto
La tessitura è la fase cruciale per la realizzazione del tessuto, perché a seconda del tipo di fibra e del tipo di lavorazione, il prodotto finale avrà un aspetto e anche un utilizzo diverso. Queste caratteristiche saranno quindi la base della scelta dell’abito da sposo ideale per il periodo, lo stile e l’orario del matrimonio, insieme, ovviamente al modello.
Per la stagione estiva o la mezza stagione, la tendenza è quella di utilizzare un abito da sposo realizzato con quello che in gergo si definisce “fresco lana”. Si tratta di un tessuto leggero e fresco, appunto, realizzato in 100% lana merinos o in lana misto cotone (il tipo di composizione determinerà qualità e prezzo del prodotto). In alternativa, per eventi estivi, si può optare per lo shantung di seta, molto particolare per la sua lucentezza e la sua trama, oppure per il misto lino, soprattutto per matrimoni informali che si svolgono nelle ore diurne.
Particolarmente eleganti e vistosi e molto di moda negli ultimi anni, sono il broccato e il damascato. Si tratta di tessuti caratterizzati da arabeschi tono su tono (damascato) o con colori a contrasto in rilievo (broccato) e aggiunta talvolta di fili d’oro o argento. Sono tessuti che si adattano a diverse fisicità, ma non a tutte le personalità. Infatti, essendo particolari, sono perfetti per sposi che desiderano farsi notare.
E la camicia?
La camicia non va sottovalutata, perché di fatto è un elemento fondamentale dell’abito da sposo. Oltre a scegliere la qualità, bisognerà anche valutare quale camicia è più adatta all’abito selezionato per il matrimonio.
Anche in questo caso, la scelta sarà legata non solo al modello di colletto (all’italiana, alla francese, diplomatico, alla coreana) o a quello del polsino (diritto, smussato, alla francese…), ma anche al tipo di tessuto. In linea di massima, si tratta di tessuti realizzati in cotone. Ma, come già detto, a seconda della lavorazione, il tessuto varierà sia nel peso sia nella texture. Ecco le diverse tipologie di tessuti per camicia adatti ad un abito da sposo:
- Popeline: per matrimoni primaverili ed estivi, il popeline è perfetto perché leggero e traspirante (se di cotone). Il Popeline è caratterizzato da un impercettibile effetto rigato dovuto alla sua armatura a tela con un numero doppio di fili in ordito rispetto che alla trama. È sottile, resistente e morbido al tatto: un vero classico della moda maschile.
- Pin Point: dall’inglese “punta di spillo”, il Pin Point è un tessuto che deriva da un’evoluzione dell’Oxford. SI tratta di un tessuto robusto, durevole, adatto a look formali e perfetto per la stagione fresca. Al tatto risulta granuloso, ecco perché viene definito a punta di spillo.
- Piquet: La particolare lavorazione dei fili di trama e ordito da un effetto in rilievo caratteristico. Si tratta di un tessuto fresco, morbido, perfetto per un look formale.
- Dobby: è arricchito da motivi geometrici realizzati utilizzando un particolare telaio. Ha quindi una texture vistosa, elegante, che risulta spessa e rigida al tatto, perfetta per la stagione fredda.