Brand Identity: di cosa si tratta?
Il termine Brand Identity si utilizza per specificare l’identità di un marchio ovvero le caratteristiche con cui si presenta e con cui viene riconosciuto. Queste caratteristiche sono sia fisiche che psicologiche, quindi riguardano sia l’aspetto esteriore (il logo, i colori utilizzati ecc.) sia il carattere e quindi il messaggio che il brand vuole trasmettere.
Brand Identity: entriamo nel dettaglio
La Brand Identity o identità del brand, è un insieme di elementi che rappresentano il nostro marchio e mostrano al pubblico chi siamo, cosa facciamo e soprattutto come lo facciamo. Quando si parla di Brand Identity, si fa riferimento ai cinque sensi, in particolare l’udito, con la componente verbale, e la vista con l’aspetto esteriore. Ma, in realtà, a seconda del marchio, si può anche agire sugli altri sensi (gusto, olfatto e tatto).
Brand Identity e Brand Image: qual è la differenza?
Quando si parla di identità di marca, spesso si fa confusione con la Brand Image. La differenza è sottile ma sostanziale: la Brand Image è il modo in cui i nostri clienti ci vedono. Questo aspetto si costruisce con il tempo, poiché dipende da una serie di fattori, dalla qualità dei prodotti/servizi alla comunicazione passando per i valori e i messaggi trasmessi. Elementi che vengono definiti durante la realizzazione della Brand Identity.
Il Prisma di Kapferer
Jean-Noel Kapferer, esperto di branding, ha realizzato il Prisma della Brand Identity, un modello con il quale considera il brand come se fosse una persona. Questo prisma è composto da sei facce che rappresentano i 6 elementi fondamentali che costituiscono la Brand Identity:
- fisici: fanno riferimento a tutti gli elementi tangibili e qualitativi dei prodotti/servizi nonché del brand stesso, come logo, colori, packaging ecc.). Sono le prime caratteristiche che vengono in mente quando si pensa ad un brand.
- personalità: riguarda perlopiù la comunicazione e il tone of voice. Il concetto di Kapferer è quello di identificare il brand come una persona e quindi descriverla in base al suo carattere.
- cultura: si tratta dei valori che contraddistinguono un brand.
- relazione: è il rapporto che si instaura tra brand e cliente ed è fondamentale perché trasmette i valori del brand stesso.
- immagine riflessa: il brand non è altro che il riflesso dei suoi clienti, dice Kapferer. Quindi il target in quanto tale, contribuisce all’identità del marchio.
- auto-immagine: al contempo, il target tende ad identificarsi per via dell’uso di prodotti o servizi di un determinato marchio.
Come realizzare una perfetta Brand Identity
Nel momento in cui decidiamo di creare un marchio, iniziamo a costruire la sua immagine sulla base del nostro gusto, di ciò che vogliamo trasmettere e quindi come vogliamo essere visti all’esterno dai nostri potenziali clienti.
Innanzitutto, dovremo quindi occuparci di quello che è l’aspetto visivo (visual identity) ovvero quell’insieme di elementi che ci permettono di realizzare la nostra Brand Identity.
- Logo e Naming: scelta del nome e sviluppo del marchio o logotipo
- Colori, simboli e immagini, tipografia: scelta della palette colori che identificherà il brand, realizzazione di icone/simboli, scelta o realizzazione di uno o più caratteri tipografici (font), identificazione dell’aspetto generale che dovranno avere le immagini che ci rappresentano.
- Tone of voice visivo: come utilizzare gli elementi grafici e le immagini per realizzare il materiale di comunicazione
- Immagine coordinata: ovvero realizzazione di biglietti da visita, carta intestata, ecc.
Questi elementi andranno riportati nel Brand Identity Manual, una sorta di manuale in cui vengono inserite tutte le informazioni necessarie per fare comunicazione, ovvero il linguaggio visivo con cui il brand si distingue. Queste informazioni possono modificarsi nel tempo, l’importante è che siano poi utilizzate in modo corretto e con coerenza affinché lo sviluppo del brand sia efficace e il brand stesso risulti credibile.