Rimandare il matrimonio: quando e come procedere?
Il periodo di pandemia appena terminato ha obbligato molte coppie a rimandare il matrimonio, ma questo rinvio non accade solo per eventi particolari come in questo caso. Può infatti succedere di dover posticipare le nozze per motivi familiari o di salute, e quindi di dover non solo disdire i fornitori, ma anche di prenotarli per una nuova data.
Vediamo insieme quali sono i motivi che possono spingere una coppia a rimandare il matrimonio e come si può gestire il cosiddetto “piano C”.
Perché rimandare un matrimonio?
Reduci dai lockdown e dalle restrizioni causa Covid-19, possiamo dire che le “cause di forza maggiore” sono eccezionali ma possono accadere. Oltre a queste, però, possono esserci altri motivi che portano a rimandare il matrimonio. Possono essere problemi di salute di uno degli sposi o di qualche parente stretto se non addirittura un lutto importante. Ma non sempre si tratta di motivazioni negative. Può trattarsi infatti anche di un lieto evento come la nascita di un figlio, oppure una nuova importante occasione di lavoro che costringe uno degli sposi a impegni improvvisi inderogabili. Insomma, non esiste un motivo con maggiore o minore importanza, se c’è un impedimento è giusto che le nozze vengano rinviate.
A quando rimandare?
Rimandare il matrimonio, sì ma a quando? In realtà spesso dipende dalla motivazione per cui si è scelto (o si è stati costretti) a rimandare. Si può trattare di qualche mese oppure di posticipare addirittura di un anno. Nel primo caso sarà opportuno rivedere l’organizzazione dell’intero evento perché, cambiando la stagione, potrebbe essere impossibile riproporre ciò che era stato scelto all’inizio. Ad esempio se era stato organizzato un matrimonio in spiaggia nel mese di luglio e lo si rimanda al mese di novembre, si dovrà trovare una nuova location. Cambierà in questo caso anche il menù e, molto probabilmente, si dovrà rivedere se non rifare completamente, il wedding design per adattarlo alla nuova stagione. Nel caso in cui invece si scelga di rimandare esattamente di un anno, non si dovrà far altro che scegliere una data simile a quella precedente (stesso mese, con un anno di ritardo).
Come procedere?
Innanzitutto quando il wedding planner si trova nelle condizioni di dover rimandare il matrimonio, dovrà prendere in mano la situazione e tranquillizzare la coppia. Infatti difficilmente gli sposi affronteranno questo posticipo a cuor leggero. Ma quali sono le tappe fondamentali di un rinvio?
- Fornitori: la prima cosa da fare sarà avvisare i fornitori dell’annullamento della cerimonia quindi, se si ha già una nuova data, prenotare nuovamente tutto, dalla location al fiorista, dal make up artist al dj. Potrebbe accadere che i fornitori scelti inizialmente non siano più disponibili per la nuova data, perciò sarà necessario fare una nuova selezione.
- Invitati: gli sposi dovranno comunicare l’annullamento delle nozze (se possibile andrebbe fatto massimo un mese prima dell’evento) e, se hanno già identificato una nuova data, farla presente. In questo modo gli invitati sapranno che si tratta semplicemente di un rinvio. Questa comunicazione potrà avvenire in svariati modi: telefonicamente, virtualmente (con un messaggio di testo o con un video messaggio), oppure tramite posta ordinaria. In quest’ultimo caso si dovrà avere il tempo di stampare delle nuove partecipazioni.
- Organizzazione: come già detto, se l’evento viene posticipato di qualche mese, ovvero in una stagione diversa, si dovrà provvedere a riorganizzare il tutto adattando il wedding design, il menù, ecc. Sarà bene quindi rivedere, insieme agli sposi, cosa può essere mantenuto e cosa invece dovrà essere cambiato.
- Abiti: in linea di massima gli abiti degli sposi dovrebbero andare bene ugualmente anche se varia la stagione. Nel caso in cui dall’estate si passasse all’inverno, dovranno semplicemente arricchire l’outfit con soprabito/cappotto lui, cappotto, coprispalle, ecopelliccia lei. La sposa potrebbe inoltre aver bisogno di indossare le calze: in questo caso si consiglia di acquistare una scarpa chiusa.